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IL MITO
Quello andato in scena durante il mese di luglio 2022 nella splendida cornice del Parco Nazionale del Vesuvio è il primo capitolo di un viaggio alla scoperta del territorio vesuviano. Siamo tornati indietro nel tempo, calandoci nelle vicende che appartengono al mito di questa terra vulcanica.
Ci siamo imbattuti nelle peripezie di Pulcinella e di Capitan Spaventa, in missione per salvare il popolo vesuviano dai pericoli inviatigli contro dai giganti del Vesuvio. Grazie all’aiuto del suo fedele servitore, il Capitano ha saputo ben difendersi e così portare a termine l’arduo compito di fermare le lave del Vesuvio e incontrare Lucilla, la dama di cui è perdutamente innamorato.
atto I: pulcinella, il vesuvio e la luna
Artisti, artigiani, musicisti, produttori locali, siamo stati condotti in un viaggio all’interno dei sapori, dell’arte e della storia del territorio vesuviano. Tante le aziende del territorio coinvolte e tra le quali si sono già create positive sinergie. Il fine è quello di mettere in comunicazione diversi attori del territorio per promuovere un turismo di tipo esperenziale.
Indeep significa “in profondità”, vuole portare la luce laddove cade l’ombra. Creare un sistema indipendente costituito da aziende locali che possano insieme costruire un’offerta turistica alle pendici del Vesuvio. L’obiettivo è quello di valorizzare e preservare il patrimonio storico, culturale, artistico e naturalistico di questa terra.
atto II: capitan spaventa e le briglie del vesuvio
Abbiamo scelto di raccontare uno dei luoghi più emblematici e significativi del territorio vesuviano: le Briglie Borboniche della pineta di Terzigno. Opere di architettura naturalistica volute dai Borbone prima dell’unità d’Italia che negli anni sono state dimenticate e lasciate all’abbandono. Costruite per proteggere le popolazioni dalle cosiddette “ lave ” (fiumi di fango e detriti che scendevano a gran velocità dai versanti del Vesuvio) manterrebbero ancora oggi la loro funzione e sarebbero un grandissimo attrattore in chiave turistica. Per noi, esse sono il simbolo di un passato non tanto lontano di cui dovremmo iniziare a prendere coscienza con orgoglio.
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